Un orso polare, giunto dalla Groenlandia su un iceberg, è stato abbattuto dai tiratori scelti dopo essere sbarcato nella parte nord-occidentale dell'Islanda. Spinto dalle correnti, l'animale aveva percorso circa 300 chilometri alla deriva su una lastra di ghiaccio, alla ricerca di cibo. Tuttavia, ad attenderlo non c’era la preda sperata, ma la morte.
L'orso è approdato sulle coste islandesi e, come previsto dal protocollo standard del governo locale, è stato abbattuto non appena si è avvicinato a un'area abitata. La procedura viene applicata ogni volta che un esemplare di questo tipo raggiunge le zone popolate, poiché rappresenta un potenziale pericolo per gli abitanti.
Non si tratta di un evento comune: la distanza tra Groenlandia e Islanda è di circa 300 chilometri, e solo raramente un orso polare riesce a compiere questo tragitto su un iceberg. Tuttavia, in questi rari casi, la risposta delle autorità islandesi è invariabile: per motivi di sicurezza pubblica e per i costi elevati del rimpatrio in Groenlandia, gli animali vengono abbattuti.
L'orso, che aveva già iniziato ad aggirarsi nei sobborghi, è stato eliminato dopo che la polizia, in consultazione con l'Agenzia per l'Ambiente, ha ritenuto la situazione troppo rischiosa. La gestione di un eventuale trasporto dell'animale in Groenlandia avrebbe comportato costi significativi, non sostenibili dalle finanze dello Stato islandese.
Il corpo dell'orso, uno dei più grandi carnivori terrestri esistenti, sarà ora sottoposto ad analisi da parte dei laboratori scientifici islandesi. Secondo una ricerca riportata dal The Guardian, dal IX secolo a oggi sono stati registrati circa 600 casi simili.
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